giovedì 19 maggio 2016

visita alunni quarte elementari

Gli alunni del primo gruppo sono: Malissa, Sara, Giulia, Sofia, Shiv, Arianna, Andrea, Moustapha.




Gli alunni del secondo gruppo sono: Riccardo, Andrea, Christian, Atharav, Giorgia, Mara, Michela,
Valentina.


Gli alunni del terzo gruppo sono: Giacomo, Sara, Martina, Elisa, Chiara, Olivia, Paolo, Matteo.
Gli alunni del quarto gruppo sono: Matteo, Erik, Antony, Filippo, Claudia, Saneha, Laura, Andrea, Irene, Rachele.































giovedì 12 maggio 2016

Piccarda Donati

Dante incontra Piccarda Donati nel primo cielo, quello della Luna: qui sono accolte le anime di coloro che non hanno saputo mantenere i loro voti verso Dio. Piccarda infatti si era fatta monaca per sincera vocazione ma poi la sua famiglia l'aveva costretta a lasciare il convento per sposarsi e concludere un matrimonio d'interesse vantaggioso per i suoi fratelli.
Dante conosceva bene Piccarda perché da giovane era stato amico del fratello Forese Donati; entrambi era imparentati con Gemma Donati , moglie di Dante.

Piccarda si rivolge direttamente a Dante e gli racconta la sua storia.

I' fui nel mondo vergine sorella;
e se la mente tua ben sé riguarda,
non mi ti celerà l'esser più bella,
 
ma riconoscerai ch'i' son Piccarda,
che, posta qui con questi altri beati,
beata sono in la spera più tarda.
 

Pia de' Tolomei

Nella Divina Commedia Dante incontra alcune figure femminili: naturalmente Beatrice, ma anche le anime di alcune donne dannate o salvate, a seconda del loro destino.
La figura cui viene dedicato più spazio è sicuramente Francesca, punita insieme a Paolo nell'inferno; importanti sono anche però le figure di Pia de' Tolomei e di Piccarda Donati.

Dante incontra Pia de' Tolomei nel V canto del Purgatorio: della sua figura storica si sa poco. Sappiamo che nacque a Siena, che andò sposa giovanissima a un podestà di Lucca e di Volterra, il quale la uccise per motivi non ancora chiariti. Forse si trattò di gelosia, forse di un eliminazione strategica per poter fare un nuovo matrimonio d'interesse.
Nelle parole di Pia non traspare odio verso il marito, ma solo un leggero rimpianto per la propria morte e per la violenza con cui si compì il suo destino.

«Deh, quando tu sarai tornato al mondo,
e riposato de la lunga via»,
                                seguitò ‘l terzo spirito al secondo,                               

«ricorditi di me, che son la Pia:
Siena mi fé, disfecemi Maremma:
salsi colui che ‘nnanellata pria

        disposando m’avea con la sua gemma».
       
 
 
 
 

 
           
 

Paolo e Francesca

Nel V canto dell' inferno Dante incontra Paolo e Francesca: sono nella zona dedicata ai lussuriosi, cioè le persone che invita non hanno saputo opporsi alla forza della passione.
Secondo la legge del contrappasso, sono puniti in questo modo: le anime sono trascinate per sempre da un vento tempestoso che non si ferma mai. Quando Dante vede le due anime vicine fra loro, esprime a Virgilio il desiderio di parlare e di sapere chi sono.
Durante tutto l' episodio, solo Francesca parla, mentre Paolo piange in parte a lei; questo riflette la concezione della donna  tipica del dolce Stil Novo, cioè un essere superiore all' uomo.

Francesca dice a Dante, dopo essersi presentata, che l' amore è stato il vero protagonista della loro storia:

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
102

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
105

Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense
".
Queste parole da lor ci fuor porte.
 
108
L' amore viene dunque personificato e diventa il "motore"  di tutta l' azione: l' amore fa innamorare Paolo di Francesca, l' amore fa si che francesca lo ricambi e, infine, l' amore conduce i due innamorati a una sola morte.

dante, che sente molto vicina la loro storia per via dell' amore per beatrice, vuole sapere da Francesca come sono passati dal sentimento al peccato; Francesca gli risponde raccontandogli l' inizio del loro amore:

Ma s’a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
dirò come colui che piange e dice.
126

Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
129

Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
132

Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
135

la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante".
 
 
dante, commosso dal racconto di Francesca, sviene " E caddi come corpo morto cade"



Cerbero

Cerbero è una fiera orribile, rappresentata con tre teste. Raffigura una sorta di cane rabbioso e deforme che lancia dei latrati assordanti. La sua funzione è quella di guardiano del girone dei golosi. Cerbero non si limita ad assordare le anime ma le graffia, le scuoia e le fa a pezzi.
Virgilio per rabbonire il mostro, prende della terra e la lancia dentro le sue bocche; Cerbero si calma e in questo modo Dante e Virgilio possono continuare il viaggio.




Cerbero: il cane a tre teste

Canto VI Inferno: vv 7-33


Io sono al terzo cerchio, de la piova
etterna, maladetta, fredda e greve;
regola e qualità mai non l’è nova.
      Grandine grossa, acqua tinta e neve
per l’aere tenebroso si riversa;
pute la terra che questo riceve.
      Cerbero, fiera crudele e diversa,
con tre gole caninamente latra
sovra la gente che quivi è sommersa.
      Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra,
e ’l ventre largo, e unghiate le mani;
graffia li spirti, ed iscoia ed isquatra.
      Urlar li fa la pioggia come cani;
de l’un de’ lati fanno a l’altro schermo;
volgonsi spesso i miseri profani.
      Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo,
le bocche aperse e mostrocci le sanne;
non avea membro che tenesse fermo.
      E ’l duca mio distese le sue spanne,
prese la terra, e con piene le pugna
la gittò dentro a le bramose canne.
      Qual è quel cane ch’abbaiando agogna,
e si racqueta poi che ’l pasto morde,
ché solo a divorarlo intende e pugna,
      cotai si fecer quelle facce lorde
de lo demonio Cerbero, che ’ntrona
l’anime sì, ch’es ser vorrebber sorde.


audio

giovedì 21 aprile 2016

Minosse


Minosse
è il mostruoso giudice infernale . davanti a lui, appena giunti all' inferno si soffermano le anime dei peccatori e dichiarano le loro colpe. Minosse pronuncia la condanna avvolgendo la coda il numero di volte corrispondente al girone in cui è voluto da Dio.
ogni anima dovrà soggiornare per  l' eternità. Minosse non vorrebbe far entrare Dante ma Virgilio interviene di nuovo, dicendo a giudice infernale che il viaggio di Dante è voluto da Dio. 
Minosse: il giudice infernale

Canto V Inferno: vv 1-24


Così discesi del cerchio primaio
giù nel secondo, che men loco cinghia,
e tanto più dolor, che punge a guaio.
      Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
essamina le colpe ne l’intrata;
giudica e manda secondo ch’avvinghia.
      Dico che quando l’anima mal nata
li vien dinanzi, tutta si confessa;
e quel conoscitor de le peccata
      vede qual loco d’inferno è da essa;
cignesi con la coda tante volte
quantunque gradi vuol che giù sia messa.
      Sempre dinanzi a lui ne stanno molte;
vanno a vicenda ciascuna al giudizio;
dicono e odono, e poi son giù volte.
      «O tu che vieni al doloroso ospizio»,
disse Minòs a me quando mi vide,
lasciando l’atto di cotanto offizio,
      «guarda com’entri e di cui tu ti fide;
non t’inganni l’ampiezza de l’intrare!».
E ’l duca mio a lui: «Perché pur gride?
      Non impedir lo suo fatale andare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare».

Caronte

E' il diavolo traghettatore, dai capelli bianchi e dagli occhi di fuoco. Egli attende le anime dei dannati sulla riva dell' Acheronte, il fiume che segna il confine con l' Inferno: Quando esse vi arrivano, le carica con violenza sulla sua barca e le trasporta sull' altra riva per portarle alla loro destinazione definitiva nel regno del male.



Caronte tenta di impedire a Dante di salire sulla sua barca ma Virgilio lo difende dicendo che il viaggio di Dante è voluto da Dio. Caronte quindi li fa salire.
Viene rappresentato come un vecchio dalla barba bianca, con gli occhi simili alla brace del fuoco e l'espressione cattiva; tratta le anime il modo brusco e insulta, picchiandole con remo, quelle che si attardano sulla riva

Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: «Guai a voi, anime prave!
       Non isperate mai veder lo cielo:
i’ vegno per menarvi a l’altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo.
       E tu che se’ costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti».
Ma poi che vide ch’io non mi partiva,
       disse: «Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti».
       E ’l duca lui: «Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare».
       Quinci fuor quete le lanose gote
al nocchier de la livida palude,
che ’ntorno a li occhi avea di fiamme rote.
       Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude,
cangiar colore e dibattero i denti,
ratto che ’nteser le parole crude.
       Bestemmiavano Dio e lor parenti,
l’umana spezie e ’l loco e ’l tempo e ’l seme
di lor semenza e di lor nascimenti.
       Poi si ritrasser tutte quante insieme,
forte piangendo, a la riva malvagia
ch’attende ciascun uom che Dio non teme.
       Caron dimonio, con occhi di bragia,
loro accennando, tutte le raccoglie;
batte col remo qualunque s’adagia.
       Come d’autunno si levan le foglie
l’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie,
       similemente il mal seme d’Adamo
gittansi di quel lito ad una ad una,
per cenni come augel per suo richiamo.



La porta dell'Inferno

Dante si trova davanti all'ingresso dell' Inferno: legge delle parole minacciose e dal significato oscuro. Virgilio gli spiega che stanno per entrare nell'Inferno, dove ci sono le anime dannate che hanno perso per sempre la speranza di vedere Dio.


Per me si va nella città dolente
Per me si va nell'etterno dolore
Per me si va tra la perduta gente
Giustizia mosse il mio alto fattore
Fecemi la divina podestate
La somma sapienza e 'l primo amore
Dinanzi a me non fuor cose create
Se non etterne e io etterno duro  
Lasciate ogne speranza voi ch' intrate

L'inizio del viaggio secondo noi: la selva oscura

Il viaggio di Dante inizia nella selva oscura.



Abbiamo recitato i primi 27 versi: è solo l'inizio del lungo viaggio di Dante, ma già si capisce che non sarà per niente facile...




giovedì 7 aprile 2016

Il Paradiso



Chi vi è collocato ?
uomini giusti che hanno lottato per il bene beati santi e angeli.
Dove sono collocati?
nei celi dell'Empireo
Quanto dura la pena?
la gloria eterna
Da chi sono controllati?
da angeli.
Come sono le anime?
l'anima è incorporea e immersa nella luce; spesso i lineamenti non sono molto distinguibili , persi nel bagliore
Come sono distribuite?
più si sale in alto, più aumenta la gloria
Dati visivi: luce
Dati uditivi: canto, musica e preghiere

giovedì 31 marzo 2016

Il Purgatorio

 
 
 


Chi vi è collocato?
Peccatori pentiti, anche in punto di morte.
Dove sono collocati?
Nei cerchi della montagna del purgatorio.
Quanto dura la pena?
La pena è transitoria: scontati i peccati, si ascende al Paradiso.
Da chi sono controllate le anime?
Da angeli.
Come sono le anime?
Come nell' Inferno, ma l'anima è più incorporea, meno visibile.
Come sono distribuite le anime?
Più si sale in alto, più il peccato è lieve.
Dati visivi
Penombra.
Dati uditivi
Sospiri e preghiere; quando un' anima finisce il suo periodo nel purgatorio, la montagna si scuote per un terremoto e si sento dei canti angelici

L' Inferno


Chi vi è collocato?
Peccatori non pentiti
Dove sono collocati?
Nei gironi della voragine infernale
Quanto dura la pena?
La pena è eterna
Da chi sono controllate le anime?
Da demoni malvagi
Come sono le anime?
Sono incorporee , ma patiscono nello spirito lo stesso dolore che patirebbero se avessero il corpo;
mantengono i lineamenti di quando erano vive
Come sono distribuite le anime?
Più si scende in basso, più il peccato è grave
Dati visivi:
Buio e fuoco
Dati uditivi :
Grida,urla ,bestemmie

Il viaggio


Dante si trova in una selva oscura e terribile. Non sa spiegare come si sia trovato lì ma tenta di uscirne. Quando pensa già di essere salvo, sulla sua strada vede tre bestie feroci: un leone, una lupa e una lonza. Dante sta per tornare nella selva quando vede un'ombra davanti a sé: è il poeta Virgilio che gli spiega la sua situazione. Dante dovrà, per salvare le propria anima, attraversare i tre regni dell'oltretomba: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Virgilio sarà la sua guida nell' Inferno e nel Purgatorio, mentre "un'anima più degna" lo guiderà nel paradiso fino alla visione di Dio. in questo primo canto, che serve come introduzione a tutto il poema, Dante pone subito l’ allegoria principale di tutta l’ opera.


Dante: indica se stesso, nel significato letterale; nel significato simbolico rappresenta tutta l’umanità.
Selva oscura: indica una selva buia e paurosa nel significato letterale: nel significato simbolico è la situazione di peccato.
Il colle illuminato: nel significato letterale è un colle; nel significato simbolico è la vita illuminata dalla fede.
Virgilio: nel significato letterale è il poeta latino, autore dell' Eneide; nel significato simbolico è simbolo dell'intelligenza umana.
Le tre fiere: nel significato letterale leone, lince e lupa; nel significato allegorico sono simbolo di alcuni peccati (violenza, lussuria e avidità)
Viaggio: nel significato letterale è un viaggio reale e fisico; nel significato simbolico è il percorso spirituale per superare il peccato e raggiungere la salvezza.
Nel secondo canto compare Beatrice. Nel significato letterale è la donna amata da Dante; nel significato simbolico è la Grazia divina.

giovedì 17 marzo 2016

Iniziamo...

Facciamo un breve riassunto e poi cominciamo.

Video in prezi:

Dicevamo...


La Divina Commedia


Si tratta dell''opera più importante di Dante, che lo tenne impegnato tutta la vita


Qui un video della Commedia di Dante in pillole: repetita

La Firenze di Dante



La Firenze dei tempi di Dante era abbastanza diversa da come la vediamo oggi: molte chiese famose non erano state ancora costruite  o erano in via di costruzione, come il Duomo o Santa Maria Novella. Lo stesso Palazzo Vecchio, sede oggi del Municipio, non aveva l'aspetto attuale.

I luoghi di Dante

La casa di Dante: quella che vediamo oggi non è l'originale, ma è stata ricostruita nel tempo. Vi si trova il museo-casa di Dante.


La chiesa di Santa Margherita: è la chiesa del quartiere dove vivevano sia Dante sia Beatrice.




Il battistero di San Giovanni: si trova oggi nella stessa piazza del Duomo e del campanile di Giotto. Ai tempi di Dante era il luogo di culto più importante di Firenze: Dante stesso venne battezzato lì.


Il ponte di Santa Trinita: è il ponte vicino a cui si sono incontrati Dante e Beatrice nel loro secondo incontro, narrato nella Vita Nova dal poeta stesso. Il ponte venne distrutto durante la Seconda Guerra mondiale e successivamente ricostruito.



Tanto gentile e tanto onesta...secondo noi!

Recitato da noi:

E ancora recitato da noi:




giovedì 10 marzo 2016

Tanto gentile e tanto onesta



Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
4e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
8da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
11che ’ntender no la può chi no la prova:

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
14che va dicendo a l’anima: Sospira.

Beatrice nella Commedia

Beatrice compare nella Commedia fin dall'inizio della storia:  nel secondo canto dell'Inferno Virgiglio spiega a Dante che Bea lo ha cercato nel Limbo e lo ha pregato di andare in soccorso a dante nella Selva Oscura .Virgilio descrive Bea come una donna beata e bella, che parla con angelica voce. Nel loro dialogo, solo alla fine la donna  si presenta e dice:

I’ son Beatrice che ti faccio andare;
vegno del loco ove tornar disio;
amor mi mosse, che mi fa parlare
Bea appare a dante sulla cima della montagna del Purgatorio, nel Paradiso Terrestre . lì Danrte deve salutare per sempre Virgilio. Bea, prima sgrida Dante per i suoi peccati, poi lo purifica e lo fa salire con lei in Paradiso. La donna sarà la sua guida dal primo al nono cielo ; nell' ultima parte del viaggio invece Dante sarà scortato da San Bernardo fino alla visione di Dio. Beatrice appare come una donna coperta da una nuvola di fiori indossa un velo bianco una ghirlanda di ulivo nonché un mantello verde e una veste color rosso vivo.

Dante secondo noi

Oltre alle immagini di Dante che abbiamo pubblicato, abbiamo costruito una carta d' identità del poeta: abbiamo immaginato che fosse stata preparata prima del suo esilio, quando ancora il poeta viveva a Firenze.
L'abbiamo rappresentato di profilo e vestito di rosso...










Dante e Beatrice: la Vita Nova

La Vita Nova è il libro in cui Dante narra la storia del suo amore per Beatrice.
Si tratta di un prosimetro: a parti in prosa si alternano poesie, per la maggior parte sonetti.

Il primo incontro: a nove anni Dante incontra per la prima volta Beatrice.


Ella gli appare vestita di rosso, vestita e pettinata come si conveniva ad una bambina della sua età. Dante prova immediatamente un'emozione forte, e capisce che è Amore.

Il secondo incontro: a diciotto anni Dante rivede Beatrice e capisce che ne è innamorato
Ella gli appare vestita di bianco, in compagnia di altre due donne, e lo saluta. Dante ne è felicissimo; tornando a casa la sogna ma sogna anche la sua morte.


La donna schermo: Dante è preoccupato di come la gente sparli del suo amore per Beatrice; finge allora di amare un’altra donna e di scrivere poesie per lei, per proteggere Beatrice.
Il saluto negato: Beatrice stessa si convince che lui non la ami più e gli nega il suo saluto.
Dante all' inizio è disperato, ma poi capisce che l' amerà sempre e la sua felicità consiste in quello.
La poetica della lode: Dante continua ad amare Beatrice. D’ora in poi però non cercherà più di ottenere il suo saluto, ma si accontenterà di scrivere di lei. La sua felicità sta nello scrivere le lodi della donna, di essere felice solo per il fatto che lei esista, e lo spiega a un gruppo di donne che lo ascoltano.
La morte di Beatrice: come aveva sognato dopo il loro secondo incontro, Beatrice muore.
Nel libro Dante non spiega nulla sulla morte di Beatrice: comunica solo l' avvenimento.

La Donna gentile: in un momento di sconforto, Dante incontra un’altra donna e si sente attratto da lei perché lei lo guarda con compassione.
Dante si sente attratto da una donna che prova pietà per lui e per il suo dolore: ella è giovane, gentile e bella.
Dante sogna Beatrice: grazie all’incontro con lei, Dante si pente dell’amore per la Donna gentile
La mirabile visione: Dante ha un’altra visione, grazie alla quale capisce che non può, per il momento, scrivere più di Beatrice. Tornerà a parlare di lei quando sarà in grado di farlo, e lo farà nella Cantica del Paradiso.

giovedì 3 marzo 2016

Il volto di Dante

non abbiamo molte immagini di Dante ma da quelle che possediamo possiamo capire alcuni tratti fisici: era di media statura, di colorito pallido e dotato di un profilo importante.
Solitamente veste di rosso e sul capo porta una corona di alloro, simbolo della poesia.
Sono tre i ritratti più famosi di Dante:
  1. Un affresco di Giotto nella cappella della Maddalena nel Palazzo del podestà di Firenze

  1. Un affresco del pittore Andrea Orcagna che rappresenta il Giudizio Universale e si trova nella cappella Strozzi di Santa Maria Novella di Firenze

  1. Un affresco di Luca Signorelli che si trova nel Duomo di Orvieto

giovedì 25 febbraio 2016

Vita di Dante

Durante degli Alighieri nacque a Firenze nel 1265 da una famiglia nobile ma di modeste condizioni. Durante l'adolescenza viene fatto fidanzare con Gemma Donati, figlia di un'importante famiglia fiorentina. Dante fa parte dei guelfi bianchi, una fazione di guelfi che non voleva l'ingerenza del papa nella vita politica cittadina; fin da giovane si dedica agli studi letterari e uno dei suoi maestri è Brunetto Latini. A soli nove anni conosce Beatrice, della famiglia Portinari, e si innamora di lei. La rivede nove anni dopo e capisce che il suo amore è sempre più forte. Durante la giovinezza Dante, insieme all'amico Guido Cavalcanti e ad altri poeti, da vita al movimento poetico del Dolce Stil Novo.
Dante ricopre vari incarichi politici nel comune di Firenze ma nel 1301 viene condannato all'esilio: non tornerà mai più a Firenze e morirà a Ravenna nel 1321.




Attori famosi e Dante

L'attualità di Dante è testimoniata anche dal fatto che molti attori famosi hanno recitato i Canti della Divina Commedia: fra i tanti ricordiamo Vittorio Gassmann, Carmelo Bene, Roberto Benigni.
Quest'ultimo in anni recenti ha recitato l'intera Commedia in piazza Santa Croce a Firenze; è stato visto da migliaia di persone in città e, quando le serate sono state trasmesse in Rai 1, da milioni di persone.


Vittorio Gassmann (Canto Primo Inferno)


Carmelo Bene (Canto Quinto Inferno)


Roberto Benigni (Canto Primo Inferno)

 

giovedì 18 febbraio 2016

Dante e le canzoni

Molti cantanti hanno preso ispirazione dalla storia d' amore di Dante e Beatrice per le loro canzoni; in alcune canzoni viene anche citato l'episodio del Canto quinto dell'inferno, cioè della storia d'amore tragica di Paolo e Francesca.

Per esempio nella canzone di Jovanotti si cita il verso: Amor ch'a nullo amato amor perdona. Sono le parole che dice Francesca a Dante, nell'Inferno, per spiegare il fatto che lei, essendo amata da Paolo, si innamora a sua volta.


Fumetti ispirati a Dante

Ci sono stati e ci sono tuttora fumetti ispirati a Dante Alighieri e alla Divina Commedia.

L'Inferno di  Topolino



L'Inferno di Topolino è la parodia Disney dell'Inferno dantesco. Viene pubblicato fra il 1949 e il 1950

Mao Dante


Mao Dante è un manga giapponese del 1971 di Go Nagai

Dante Alighieri ( D'Uva- Rossi-Astrid)

Si tratta della vita di Dante raccontata a fumetti, dal punto di vista di Beatrice (2014)

Libri ispirati a Dante

Ci sono vari libri ispirati a Dante e alla Divina Commedia.

Il circolo Dante.


Si tratta di un giallo ambientato negli Stati Uniti alla fine dell'800: nella città di Boston accadono alcuni delitti particolari, che sembrano rispecchiare alcuni episodi dell'Inferno di Dante. Un gruppo di amici scrittori decide di indagare sui delitti.

Inferno


Uno studioso americano, Robert Langdon, si sveglia in un ospedale di Firenze ferito alla testa senza memoria. Si trova coinvolto in una serie di delitti e scopre di essere ricercato sia dalla polizia italiana sia dal consolato americano. Le sue indagini lo porteranno da Firenze a Venezia; riuscirà a salvare la salute dell' intera umanità da un complotto mondiale.

giovedì 11 febbraio 2016

Spot pubblicitari con la figura di Dante

Esistono molti spot che utilizzano la figura di Dante Alighieri per commercializzare prodotti di varia natura: olio, carta igienica, compagnie telefoniche.





Perché Dante?

Perché un blog su Dante?
  • è uno degli scrittori più famosi e studiati del mondo
  • viene considerato uno dei padri della lingua italiana
  • è sempre attuale
Non ci credete? Eppure ecco le prove:
  • spot pubblicitari
  • libri ispirati a Dante
  • fumetti su Dante e Divina Commedia
  • canzoni ispirate a Dante e al suo amore per Beatrice
  • letture di attori famosi

Cosa faremo nel laboratorio?

Cosa faremo nel nostro laboratorio?
  • lettura e comprensione di brani della Divina Commedia
  • riscrittura di episodi in modo personale
  • lettura espressiva e recitazione di alcune terzine famose
  • riscrittura di alcune terzine con la tecnica del caviardage
  • scrittura di post sul lavoro svolto

Perché Dante&Bea?

Questo blog rappresenta il nostro laboratorio di blogging: siamo un gruppo di alunni di seconda media della scuola Fratelli Terzi di Palosco.

Cosa scriveremo sul blog?
Lasceremo traccia del nostro lavoro su Dante Alighieri... sì, Dante e Bea sono proprio loro: Dante Alighieri e Beatrice, la donna amata dal poeta.

Mentre leggeremo Dante, impareremo a costruire e utilizzare un blog.

Nel post successivo, altre informazioni...