giovedì 21 aprile 2016

Caronte

E' il diavolo traghettatore, dai capelli bianchi e dagli occhi di fuoco. Egli attende le anime dei dannati sulla riva dell' Acheronte, il fiume che segna il confine con l' Inferno: Quando esse vi arrivano, le carica con violenza sulla sua barca e le trasporta sull' altra riva per portarle alla loro destinazione definitiva nel regno del male.



Caronte tenta di impedire a Dante di salire sulla sua barca ma Virgilio lo difende dicendo che il viaggio di Dante è voluto da Dio. Caronte quindi li fa salire.
Viene rappresentato come un vecchio dalla barba bianca, con gli occhi simili alla brace del fuoco e l'espressione cattiva; tratta le anime il modo brusco e insulta, picchiandole con remo, quelle che si attardano sulla riva

Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: «Guai a voi, anime prave!
       Non isperate mai veder lo cielo:
i’ vegno per menarvi a l’altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo.
       E tu che se’ costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti».
Ma poi che vide ch’io non mi partiva,
       disse: «Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti».
       E ’l duca lui: «Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare».
       Quinci fuor quete le lanose gote
al nocchier de la livida palude,
che ’ntorno a li occhi avea di fiamme rote.
       Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude,
cangiar colore e dibattero i denti,
ratto che ’nteser le parole crude.
       Bestemmiavano Dio e lor parenti,
l’umana spezie e ’l loco e ’l tempo e ’l seme
di lor semenza e di lor nascimenti.
       Poi si ritrasser tutte quante insieme,
forte piangendo, a la riva malvagia
ch’attende ciascun uom che Dio non teme.
       Caron dimonio, con occhi di bragia,
loro accennando, tutte le raccoglie;
batte col remo qualunque s’adagia.
       Come d’autunno si levan le foglie
l’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie,
       similemente il mal seme d’Adamo
gittansi di quel lito ad una ad una,
per cenni come augel per suo richiamo.



Nessun commento:

Posta un commento