giovedì 31 marzo 2016

Il Purgatorio

 
 
 


Chi vi è collocato?
Peccatori pentiti, anche in punto di morte.
Dove sono collocati?
Nei cerchi della montagna del purgatorio.
Quanto dura la pena?
La pena è transitoria: scontati i peccati, si ascende al Paradiso.
Da chi sono controllate le anime?
Da angeli.
Come sono le anime?
Come nell' Inferno, ma l'anima è più incorporea, meno visibile.
Come sono distribuite le anime?
Più si sale in alto, più il peccato è lieve.
Dati visivi
Penombra.
Dati uditivi
Sospiri e preghiere; quando un' anima finisce il suo periodo nel purgatorio, la montagna si scuote per un terremoto e si sento dei canti angelici

L' Inferno


Chi vi è collocato?
Peccatori non pentiti
Dove sono collocati?
Nei gironi della voragine infernale
Quanto dura la pena?
La pena è eterna
Da chi sono controllate le anime?
Da demoni malvagi
Come sono le anime?
Sono incorporee , ma patiscono nello spirito lo stesso dolore che patirebbero se avessero il corpo;
mantengono i lineamenti di quando erano vive
Come sono distribuite le anime?
Più si scende in basso, più il peccato è grave
Dati visivi:
Buio e fuoco
Dati uditivi :
Grida,urla ,bestemmie

Il viaggio


Dante si trova in una selva oscura e terribile. Non sa spiegare come si sia trovato lì ma tenta di uscirne. Quando pensa già di essere salvo, sulla sua strada vede tre bestie feroci: un leone, una lupa e una lonza. Dante sta per tornare nella selva quando vede un'ombra davanti a sé: è il poeta Virgilio che gli spiega la sua situazione. Dante dovrà, per salvare le propria anima, attraversare i tre regni dell'oltretomba: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Virgilio sarà la sua guida nell' Inferno e nel Purgatorio, mentre "un'anima più degna" lo guiderà nel paradiso fino alla visione di Dio. in questo primo canto, che serve come introduzione a tutto il poema, Dante pone subito l’ allegoria principale di tutta l’ opera.


Dante: indica se stesso, nel significato letterale; nel significato simbolico rappresenta tutta l’umanità.
Selva oscura: indica una selva buia e paurosa nel significato letterale: nel significato simbolico è la situazione di peccato.
Il colle illuminato: nel significato letterale è un colle; nel significato simbolico è la vita illuminata dalla fede.
Virgilio: nel significato letterale è il poeta latino, autore dell' Eneide; nel significato simbolico è simbolo dell'intelligenza umana.
Le tre fiere: nel significato letterale leone, lince e lupa; nel significato allegorico sono simbolo di alcuni peccati (violenza, lussuria e avidità)
Viaggio: nel significato letterale è un viaggio reale e fisico; nel significato simbolico è il percorso spirituale per superare il peccato e raggiungere la salvezza.
Nel secondo canto compare Beatrice. Nel significato letterale è la donna amata da Dante; nel significato simbolico è la Grazia divina.

giovedì 17 marzo 2016

Iniziamo...

Facciamo un breve riassunto e poi cominciamo.

Video in prezi:

Dicevamo...


La Divina Commedia


Si tratta dell''opera più importante di Dante, che lo tenne impegnato tutta la vita


Qui un video della Commedia di Dante in pillole: repetita

La Firenze di Dante



La Firenze dei tempi di Dante era abbastanza diversa da come la vediamo oggi: molte chiese famose non erano state ancora costruite  o erano in via di costruzione, come il Duomo o Santa Maria Novella. Lo stesso Palazzo Vecchio, sede oggi del Municipio, non aveva l'aspetto attuale.

I luoghi di Dante

La casa di Dante: quella che vediamo oggi non è l'originale, ma è stata ricostruita nel tempo. Vi si trova il museo-casa di Dante.


La chiesa di Santa Margherita: è la chiesa del quartiere dove vivevano sia Dante sia Beatrice.




Il battistero di San Giovanni: si trova oggi nella stessa piazza del Duomo e del campanile di Giotto. Ai tempi di Dante era il luogo di culto più importante di Firenze: Dante stesso venne battezzato lì.


Il ponte di Santa Trinita: è il ponte vicino a cui si sono incontrati Dante e Beatrice nel loro secondo incontro, narrato nella Vita Nova dal poeta stesso. Il ponte venne distrutto durante la Seconda Guerra mondiale e successivamente ricostruito.



Tanto gentile e tanto onesta...secondo noi!

Recitato da noi:

E ancora recitato da noi:




giovedì 10 marzo 2016

Tanto gentile e tanto onesta



Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
4e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
8da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
11che ’ntender no la può chi no la prova:

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
14che va dicendo a l’anima: Sospira.

Beatrice nella Commedia

Beatrice compare nella Commedia fin dall'inizio della storia:  nel secondo canto dell'Inferno Virgiglio spiega a Dante che Bea lo ha cercato nel Limbo e lo ha pregato di andare in soccorso a dante nella Selva Oscura .Virgilio descrive Bea come una donna beata e bella, che parla con angelica voce. Nel loro dialogo, solo alla fine la donna  si presenta e dice:

I’ son Beatrice che ti faccio andare;
vegno del loco ove tornar disio;
amor mi mosse, che mi fa parlare
Bea appare a dante sulla cima della montagna del Purgatorio, nel Paradiso Terrestre . lì Danrte deve salutare per sempre Virgilio. Bea, prima sgrida Dante per i suoi peccati, poi lo purifica e lo fa salire con lei in Paradiso. La donna sarà la sua guida dal primo al nono cielo ; nell' ultima parte del viaggio invece Dante sarà scortato da San Bernardo fino alla visione di Dio. Beatrice appare come una donna coperta da una nuvola di fiori indossa un velo bianco una ghirlanda di ulivo nonché un mantello verde e una veste color rosso vivo.

Dante secondo noi

Oltre alle immagini di Dante che abbiamo pubblicato, abbiamo costruito una carta d' identità del poeta: abbiamo immaginato che fosse stata preparata prima del suo esilio, quando ancora il poeta viveva a Firenze.
L'abbiamo rappresentato di profilo e vestito di rosso...










Dante e Beatrice: la Vita Nova

La Vita Nova è il libro in cui Dante narra la storia del suo amore per Beatrice.
Si tratta di un prosimetro: a parti in prosa si alternano poesie, per la maggior parte sonetti.

Il primo incontro: a nove anni Dante incontra per la prima volta Beatrice.


Ella gli appare vestita di rosso, vestita e pettinata come si conveniva ad una bambina della sua età. Dante prova immediatamente un'emozione forte, e capisce che è Amore.

Il secondo incontro: a diciotto anni Dante rivede Beatrice e capisce che ne è innamorato
Ella gli appare vestita di bianco, in compagnia di altre due donne, e lo saluta. Dante ne è felicissimo; tornando a casa la sogna ma sogna anche la sua morte.


La donna schermo: Dante è preoccupato di come la gente sparli del suo amore per Beatrice; finge allora di amare un’altra donna e di scrivere poesie per lei, per proteggere Beatrice.
Il saluto negato: Beatrice stessa si convince che lui non la ami più e gli nega il suo saluto.
Dante all' inizio è disperato, ma poi capisce che l' amerà sempre e la sua felicità consiste in quello.
La poetica della lode: Dante continua ad amare Beatrice. D’ora in poi però non cercherà più di ottenere il suo saluto, ma si accontenterà di scrivere di lei. La sua felicità sta nello scrivere le lodi della donna, di essere felice solo per il fatto che lei esista, e lo spiega a un gruppo di donne che lo ascoltano.
La morte di Beatrice: come aveva sognato dopo il loro secondo incontro, Beatrice muore.
Nel libro Dante non spiega nulla sulla morte di Beatrice: comunica solo l' avvenimento.

La Donna gentile: in un momento di sconforto, Dante incontra un’altra donna e si sente attratto da lei perché lei lo guarda con compassione.
Dante si sente attratto da una donna che prova pietà per lui e per il suo dolore: ella è giovane, gentile e bella.
Dante sogna Beatrice: grazie all’incontro con lei, Dante si pente dell’amore per la Donna gentile
La mirabile visione: Dante ha un’altra visione, grazie alla quale capisce che non può, per il momento, scrivere più di Beatrice. Tornerà a parlare di lei quando sarà in grado di farlo, e lo farà nella Cantica del Paradiso.

giovedì 3 marzo 2016

Il volto di Dante

non abbiamo molte immagini di Dante ma da quelle che possediamo possiamo capire alcuni tratti fisici: era di media statura, di colorito pallido e dotato di un profilo importante.
Solitamente veste di rosso e sul capo porta una corona di alloro, simbolo della poesia.
Sono tre i ritratti più famosi di Dante:
  1. Un affresco di Giotto nella cappella della Maddalena nel Palazzo del podestà di Firenze

  1. Un affresco del pittore Andrea Orcagna che rappresenta il Giudizio Universale e si trova nella cappella Strozzi di Santa Maria Novella di Firenze

  1. Un affresco di Luca Signorelli che si trova nel Duomo di Orvieto