giovedì 21 aprile 2016

Minosse


Minosse
è il mostruoso giudice infernale . davanti a lui, appena giunti all' inferno si soffermano le anime dei peccatori e dichiarano le loro colpe. Minosse pronuncia la condanna avvolgendo la coda il numero di volte corrispondente al girone in cui è voluto da Dio.
ogni anima dovrà soggiornare per  l' eternità. Minosse non vorrebbe far entrare Dante ma Virgilio interviene di nuovo, dicendo a giudice infernale che il viaggio di Dante è voluto da Dio. 
Minosse: il giudice infernale

Canto V Inferno: vv 1-24


Così discesi del cerchio primaio
giù nel secondo, che men loco cinghia,
e tanto più dolor, che punge a guaio.
      Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
essamina le colpe ne l’intrata;
giudica e manda secondo ch’avvinghia.
      Dico che quando l’anima mal nata
li vien dinanzi, tutta si confessa;
e quel conoscitor de le peccata
      vede qual loco d’inferno è da essa;
cignesi con la coda tante volte
quantunque gradi vuol che giù sia messa.
      Sempre dinanzi a lui ne stanno molte;
vanno a vicenda ciascuna al giudizio;
dicono e odono, e poi son giù volte.
      «O tu che vieni al doloroso ospizio»,
disse Minòs a me quando mi vide,
lasciando l’atto di cotanto offizio,
      «guarda com’entri e di cui tu ti fide;
non t’inganni l’ampiezza de l’intrare!».
E ’l duca mio a lui: «Perché pur gride?
      Non impedir lo suo fatale andare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare».

Caronte

E' il diavolo traghettatore, dai capelli bianchi e dagli occhi di fuoco. Egli attende le anime dei dannati sulla riva dell' Acheronte, il fiume che segna il confine con l' Inferno: Quando esse vi arrivano, le carica con violenza sulla sua barca e le trasporta sull' altra riva per portarle alla loro destinazione definitiva nel regno del male.



Caronte tenta di impedire a Dante di salire sulla sua barca ma Virgilio lo difende dicendo che il viaggio di Dante è voluto da Dio. Caronte quindi li fa salire.
Viene rappresentato come un vecchio dalla barba bianca, con gli occhi simili alla brace del fuoco e l'espressione cattiva; tratta le anime il modo brusco e insulta, picchiandole con remo, quelle che si attardano sulla riva

Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: «Guai a voi, anime prave!
       Non isperate mai veder lo cielo:
i’ vegno per menarvi a l’altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo.
       E tu che se’ costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti».
Ma poi che vide ch’io non mi partiva,
       disse: «Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti».
       E ’l duca lui: «Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare».
       Quinci fuor quete le lanose gote
al nocchier de la livida palude,
che ’ntorno a li occhi avea di fiamme rote.
       Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude,
cangiar colore e dibattero i denti,
ratto che ’nteser le parole crude.
       Bestemmiavano Dio e lor parenti,
l’umana spezie e ’l loco e ’l tempo e ’l seme
di lor semenza e di lor nascimenti.
       Poi si ritrasser tutte quante insieme,
forte piangendo, a la riva malvagia
ch’attende ciascun uom che Dio non teme.
       Caron dimonio, con occhi di bragia,
loro accennando, tutte le raccoglie;
batte col remo qualunque s’adagia.
       Come d’autunno si levan le foglie
l’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie,
       similemente il mal seme d’Adamo
gittansi di quel lito ad una ad una,
per cenni come augel per suo richiamo.



La porta dell'Inferno

Dante si trova davanti all'ingresso dell' Inferno: legge delle parole minacciose e dal significato oscuro. Virgilio gli spiega che stanno per entrare nell'Inferno, dove ci sono le anime dannate che hanno perso per sempre la speranza di vedere Dio.


Per me si va nella città dolente
Per me si va nell'etterno dolore
Per me si va tra la perduta gente
Giustizia mosse il mio alto fattore
Fecemi la divina podestate
La somma sapienza e 'l primo amore
Dinanzi a me non fuor cose create
Se non etterne e io etterno duro  
Lasciate ogne speranza voi ch' intrate

L'inizio del viaggio secondo noi: la selva oscura

Il viaggio di Dante inizia nella selva oscura.



Abbiamo recitato i primi 27 versi: è solo l'inizio del lungo viaggio di Dante, ma già si capisce che non sarà per niente facile...




giovedì 7 aprile 2016

Il Paradiso



Chi vi è collocato ?
uomini giusti che hanno lottato per il bene beati santi e angeli.
Dove sono collocati?
nei celi dell'Empireo
Quanto dura la pena?
la gloria eterna
Da chi sono controllati?
da angeli.
Come sono le anime?
l'anima è incorporea e immersa nella luce; spesso i lineamenti non sono molto distinguibili , persi nel bagliore
Come sono distribuite?
più si sale in alto, più aumenta la gloria
Dati visivi: luce
Dati uditivi: canto, musica e preghiere